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domenica 9 marzo 2025

INIZIA LA LOTTA DELL'UOMO CONTRO L'UOMO / I DOM DI QUARESIMA, 9 MARZO 2025.



“Se non c'è Dio tra l’uomo e l’uomo inizia la lotta dell’uomo contro l’uomo” scriveva Giovanni Paolo II. L’uomo è fatto per l'infinito, cioè per Dio. Ma se non conosce Dio, se gli volta le spalle, non per questo si spegne in lui la sete di infinito. Allora cerca di essere grande in altro modo e si scaglia contro le creature di Dio pensando di trovare in esse la possibilità di appagare la sua sete di felicità. Però si scontra allora con la sete di infinito dell’altro o almeno la sua resistenza alla mia ricerca di dominio sugli altri. Infatti credo di poter essere sicuro di avere la vita solo dominando la vita di un altro, di altri, degli altri. Nascono così i vari bracci di ferro a tutti i livelli, i partiti e le divisioni, le torri di Babele fondate sulla potenza, le complicità e gli schieramenti e tutte le guerre e i tradimenti.  

Nei progetti di potere non contano le persone, non contano i piccoli, non conta l’amicizia sincera, non conta Dio anche se mi vesto degli orpelli della religione. 

Per questo quando il popolo eletto chiede un re a Samuele per essere come tutti gli altri popoli, tramite il profeta, Dio li avverte: avrete un re e prestigio ma significherà che aumenteranno le tasse e la conflittualità. Darà prosperità ai beneficiari del regime, ai ministri, ma non a voi popolo. Perché ogni progetto di potere si paga, ogni progetto di potere ha bisogno di una struttura permanente e dei suoi costi. 

San Tommaso d’Aquino, come modelli politici e sociali proponeva i Regni ma mai l’Impero, una struttura troppo grande per rimanere a scala umana. E a tutte le avventure politiche, di sviluppo scientifico, economico, la risposta di Dio è sempre stata la persona, la sua dignità di figlio di Dio, i suoi diritti inseriti nella comunità. 

Il Vangelo di oggi ci insegna che la pace e la grandezza dell'uomo si costruisce mettendosi nella giusta relazione con Dio fonte della vita e Signore. La pace si costruisce vivendo il Vangelo come Gesù che muore sulla croce per i figli di Dio dispersi, compresi i suoi nemici dichiarati. E Gesù non è ingenuo, protegge sempre i più deboli: “Se dunque cercate me, lasciate che questi se ne vadano". (Giovanni 18, 8). Non è manifestando sulle piazze con gli slogan che si fermano le guerre. “I preti per la pace” di ispirazione sovietica nel tempo della guerra fredda sono una triste memoria. Soprattutto non è disarmando le vittime che si procura loro protezione e pace. 


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