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venerdì 1 maggio 2020

MAGGIO, MESE NEL CENACOLO CON MARIA / 1° maggio



È arrivato il mese di maggio e siamo ancora sotto il divieto di riprendere le nostre assemblee cristiane e, purtroppo, sotto le polemiche politiche per le riaperture delle attività. Negli altri paesi europei non va meglio. Mi è piaciuta la reazione dei vescovi francesi per il tono e i contenuti e in particolare la proposta di considerare questo nuovo mese di sospensione, inatteso e forzato, come un mese “nel Cenacolo” in preparazione al dono dello Spirito Santo. Potremmo farlo anche noi. Infatti c'è bisogno di Spirito Santo e di evangelizzazione dei battezzati, di rifondare la loro vita sulla Buona Notizia. Questa sera i vescovi italiani ci hanno convocato alla preghiera unanime per affidare l’Italia alla Vergine Maria: “Donna, ecco il tuo figlio, i tuoi figli …”. Partecipiamo tutti! Sarà un immenso atto di preghiera fiduciosa. La salvezza ci è già stata donata gratuitamente, ma nessuno di noi vive appieno il suo battesimo, e forse questo battesimo è rimasto dormiente, trascurato, mentre il Signore vorrebbe una rivoluzione nella nostra vita. Abbiamo bisogno di aprire il cuore alla Salvezza. Mi ha emozionato una persona piena di zelo, e anche di amarezza per le tante storture che vedeva nella società attorno a sé. Ha cominciato a leggere con attenzione la Scrittura e ha visto il suo cuore essere letteralmente preso dall’amore della Scrittura. Anche san Paolo era pieno di zelo per Dio e per le tradizioni dei padri, ma proprio in forza di questo suo zelo religioso, delle sue molte preghiere, perseguitava Gesù (Atti 9). Buon mese di maggio a tutti.

Dichiarazione del Consiglio permanente dei vescovi francesi “In seguito agli annunci del Primo Ministro riguardo all’allentamento delle misure di confinamento”.
Pubblicato il 28 aprile 2020
Il Primo ministro ha annunciato questo 28 aprile 2020 che le celebrazioni con assemblee non potranno riprendere che a partire del 2 giugno, anche se i luoghi di culto potranno rimanere aperti come lo sono oggi, che la liturgia delle esequie potrà sempre essere celebrata, sia nelle chiese che nei cimiteri, limitando il numero dei partecipanti a 20.
Il Consiglio Permanente dei vescovi di Francia, a nome di tutti i vescovi, prende atto con rammarico di questa data che è imposta ai cattolici e a tutte le religioni del nostro paese. Condividiamo la preoccupazione del Governo di limitare al massimo la circolazione dell’epidemia, ma non ci è chiaro come la pratica ordinaria della messa favorisca la propagazione del virus e intralci il rispetti dei gesti barriera più di tante attività che riprenderanno presto. La dimensione spirituale e religiosa dell’essere umano contribuisce, ne siamo persuasi, alla pace dei cuori, alla forza nella prova, alla fratellanza tra le persone, e a tutta la vita sociale. La libertà di culto è un elemento costitutivo della vita democratica. Ecco perché i vescovi desiderano incontrare i poteri pubblici, nazionali o locali, per preparare la ripresa effettiva del culto.
I cattolici hanno rispettato e rispetteranno le direttive del Governo. Il Consiglio Permanente dei vescovi di Francia incoraggia vivamente le famiglie che sarebbero colpite da un lutto di non rinunciare alle esequie religiose, anche se tutti i membri dal loro famiglia non potranno partecipare. Incoraggia anche i fedeli a recarsi nelle chiese per pregarvi individualmente; raccomanda alle diocesi e alle parrocchie di continuare a proporre i mezzi necessari alla loro vita di fede. La Chiesa di Francia valuterà inoltre come questo contesto nuovo permette la ripresa di alcune attività caritative stando alle situazioni di precarietà di cui è testimone.
La festa di Pentecoste dovrebbe segnare, a meno di una ripresa dell’epidemia, la fine del confinamento severo in materia di vita liturgica e sacramentale. Il Consiglio Permanente dei vescovi di Francia invita i cattolici a vivere il mese di maggio come un mese “nel Cenacolo” in una preghiera pressante per il dono dello Spirito Santo e come un mese mariano.
Firmato dal presidente e dai membri del Consiglio Permanente dei vescovi di Francia

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