Questa statua
di Cristo e il Cero pasquale macchiati di sangue nella chiesa di Negombo sono diventati uno dei
simboli più eloquenti della brutalità degli attentati avvenuti nello Sri Lanka la domenica di Pasqua (ma le foto di persone uccise riverse sui banchi della
stessa chiesa devastata fanno ancora più male. Con sollievo ho visto che il
cellulare della suora srilankese, sorella di un mio ex internato, ha ripreso a
ricevere i link whats app). Le piccole comunità cristiane sotto shock, mentre sono
attraversate da dolore e rabbia, non capiscono bene il motivo di questi attentati.
Una cosa sembra certa: è più facile attaccare una
piccola minoranza perché è meno protetta prima e probabilmente anche dopo. Per il
resto ci sono varie letture delle cause: dalla geopolitica alla volontà di mettere in
evidenza a livello mondiale e nazionale questo piccolo gruppo musulmano
radicale. Per questo molti cominciano a pensare che gli attentati non avevano una
motivazione strettamente religiosa.
P. Joseph
Ignatius Niroshan Vaz, sacerdote cingalese dice*: “molti musulmani vengono a
trovarci per chiederci perdono perché coloro che hanno compiuto gli attentati
erano musulmani. La maggior parte ci sta chiedendo perdono a nome di tutti i
musulmani. Benché i cattolici sentano molta rabbia per questi attacchi sanno che
sono chiamati a perdonare”.
So bene che il Corano non è il Vangelo,
l’ho letto in arabo una volta per intero (analizzandolo parola per parola aiutato dalla traduzione del Bausani). Dalla conoscenza che ho delle due religioni posso
dire:
- Chi compie attentati in una chiesa
o comunque contro innocenti non obbedisce alla religione islamica che dice di professare. Quindi è profondamente corretto dire che sono terroristi ed evitare di mettere in risalto che sono musulmani. Invece credo profondamente che i musulmani semplici vanno verso i cristiani,
verso i loro vicini colpiti per chiedere loro sinceramente perdono perché sono
dei musulmani che si sono macchiati di questi gesti così terribili.
-Chi aizza la rabbia e le paure
contro l’Islam e i musulmani non obbedisce alla religione cristiana che dice di
professare. Gesù ha detto siete la luce del mondo, e il sale della terra. Non ha
detto siete il mio partito difendetevi o attaccate gli infedeli. Gesù ha detto:
“amate i vostri nemici. Se amate quelli che vi amano, quelli che vanno d’accordo
con voi, cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani?” So che è così
difficile. Ma se non si è su questa strada che senso ha di dire “sono cristiano”.
I nostri fratelli cristiani cingalesi sanno che sono chiamati a perdonare. Noi no?
All'inizio di questo mese di maria mettiamo tutto, veramente tutto, nel cuore della Madre, la Madre di Gesù, "Colei che sta tra coloro che si prosternano". Maria ha scelto un villaggio in Portogallo chiamato col nome della figlia del Profeta per apparire a tre pastorelli cristiani e annunciare la fine della Guerra, inutile strage scoppiata tra nazioni di battezzati, che ha trascinato tanti altri popoli anche non cristiani in un primo conflitto mondiale. Lei ha un cuore di Madre per tutti e non ha altre armi e altre strategie che quelle del suo Figlio, che troviamo nel Vangelo.
*: ho ripreso le notizie e le citazioni dal Sito ROME REPORTS
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