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martedì 14 ottobre 2025

VA FRANCESCO E RIPARA LA MIA CHIESA CHE, COME VEDI, CADE IN ROVINA / San Francesco santo di riferimento della nostra parrocchia. 14 ottobre 2025


La nostra parrocchia ha scelto san Francesco come santo di riferimento per questo nuovo anno pastorale. Una scelta felice, non condizionata dal ripristino del 4 ottobre come festa nazionale, ma provvidenzialmente abbinata a questa decisione. 

“Va Francesco, e ripara la mia Chiesa che, come vedi, cade in rovina”, fu la chiamata  ricevuta da Francesco nella piccola chiesa di san Damiano. Come mai la Chiesa, per il Signore, stava cadendo in rovina? Era ovunque, con vescovi, clero e chiese e una grande quantità di religiosi e religiose. Tutti nel popolo erano sacramentalizzati, cioè tutti ricevevano i sacramenti dell'Iniziazione (Battesimo, Cresima, Prima Comunione), tutti erano sposati in Chiesa e il divorzio non esisteva. C'erano messe ovunque e con grande frequenza di popolo. Mi pare che in quell’epoca si impose la confessione almeno per Pasqua, il cosiddetto “Precetto Pasquale”. Quasi tutti ricevevano l’Unzione degli infermi e molto spesso il parroco vegliava il morente durante tutta la sua agonia. C'erano feste religiose, processioni, ecc. Inoltre i Papi dell’epoca di Francesco, Innocenzo III, e soprattutto Honorio III e Gregorio IX, erano Papi zelanti. Come mai allora la Chiesa stava cadendo in rovina, come confermò anche il sogno di Honorio III? 

C'era tutto, ma mancava il Vangelo. Mancava il Vangelo puro, la profezia. Alcuni tentativi di fedeltà più stretta al Vangelo erano falliti con la ribellione alla Chiesa Istituzionale e si era quindi molto impauriti e cauti di fronte a chi desiderava vivere il Vangelo puro. Pietro Valdès, poco prima di san Francesco, dal quale sono nati i valdesi attuali, ne è stato un chiaro esempio. Sembrava impossibile vivere il Vangelo e si temeva che chi volesse tentarlo portasse divisione, fosse mosso dall’orgoglio. Meglio allora accontentarsi delle formule collaudate, le regole e le tradizioni ben inserite nella società di allora.  

Qual è stata la reazione di san Francesco, il pilastro della sua azione? : il Vangelo “sine glossa”. Cosa significa Vangelo sine glossa?: il Vangelo puro, senza distorsioni, senza commenti che ne indeboliscano la verità e la forza interiore. Già 2000 anni fa - ma tutta la Bibbia è percorsa da questo problema - Gesù lamentava: “Così annullate la parola di Dio con la tradizione che avete tramandato voi. E di cose simili ne fate molte". (Marco 7, 13. Ma dice Gesù: “la Scrittura non può essere annullata” (Giovanni 10, 35). Solo dall’integralità del Vangelo può rinascere la nostra Chiesa che, anche oggi, “cade in rovina” pur avendo Papi santi, illuminati e zelanti e il dono del Concilio Vaticano II come guida. Eppure i segni di questa Chiesa che cade in rovina ci sono. 

“A Milano, la città che spesso definisce il futuro dell'Italia, il calo dei matrimoni religiosi ha raggiunto un minimo quasi simbolico. Nella prima metà di quest'anno, solo il 7% dei matrimoni si è svolto in chiesa. Il restante 93% è stato celebrato davanti a un'autorità civile. I dati sono impressionanti: solo 63 coppie si sono sposate con rito religioso, rispetto alle 929 che hanno optato per una cerimonia laica. I dati nazionali dell'ISTAT dipingono un quadro più ampio, ma non meno preoccupante. Nel 2023, solo quattro matrimoni italiani su dieci sono stati celebrati in chiesa. Questa cifra continua a diminuire ogni anno, con un calo dell'8,2% delle cerimonie religiose rispetto al 2022. Nel frattempo, le unioni civili, in precedenza rare e controverse, sono aumentate di oltre il 7%, superando le 3.000 unità. … Dietro queste statistiche si nasconde una più profonda erosione spirituale. La scomparsa dei matrimoni religiosi non è solo una questione di consuetudine; riflette una cultura in cui la fede non è più la grammatica della vita quotidiana. Per molti italiani, la religione è scomparsa non per ribellione, ma per ignoranza. Dio e la Chiesa sono assenti non perché siano stati rifiutati, ma perché non sono mai stati veramente conosciuti. La conseguenza è una generazione che percepisce persino il matrimonio civile come troppo vincolante, troppo solenne. La preferenza per la convivenza rispetto a qualsiasi impegno formale, religioso o di altro tipo, segnala una più ampia perdita di trascendenza. Senza la fede in qualcosa di duraturo al di là di sé, la permanenza stessa diventa sospetta”. (El estado del matrimonio eclesiástico en un país católico europeo: Italia - ZENIT - Espanol)

Non siamo Milano, e siamo sopra le medie nazionali, ma da noi la tendenza è la stessa. Nella nostra parrocchia, da pochi anni appare il fenomeno che quasi la metà dei bambini battezzati 8 anni prima non sono iscritti al catechismo. Se non si riparte dalle fondamenta, dall’annuncio kerigmatico e dall’iniziazione a tutto il Vangelo con una vera formazione cristiana e non solo "percorsi di ispirazione catecumenale”, questo fenomeno potrà solo ampliarsi.   


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