1.2. «Ora, noi abbiamo il pensiero (νοῦς) di Cristo» (1Cor 2,16): analogia della creazione e analogia della carità
76. L’evento Gesù Cristo, donandoci accesso a Dio in una maniera incomparabile, suscita e implica a un tempo una “via” di accesso che è essa stessa nuova e unica: accogliere nella fede e con la propria intelligenza il Simbolo, o ancor meglio, accogliere il Dio che vi si manifesta, fa entrare nello sguardo di Cristo consustanziale al Padre, nel “nous” ovvero nella stessa mens di Cristo e nella sua relazione col Padre e con gli altri. «Ora, noi abbiamo il pensiero di Cristo (noun Christou)», esclama san Paolo (1Cor 2,16).[119] È un grido di ammirazione. Qui, ancora una volta, Nicea mostra l’immensità del dono di Dio. Ma Nicea indica ugualmente che si tratta dell’unica via per avere accesso a ciò che il Simbolo esprime, sia nella sua res che nella sua lettera. Noi non possiamo contemplare il Dio di Gesù Cristo, la redenzione che ci è offerta, la bellezza della Chiesa e della vocazione umana, e parteciparvi, senza “avere il pensiero di Cristo”. Non semplicemente conoscendo Cristo, ma entrando nella stessa intelligenza di Cristo, nel senso di un genitivo soggettivo. Non si può aderire pienamente al Simbolo né confessarlo con tutto il proprio essere senza «la sapienza che non è di questo mondo», «rivelata dallo Spirito Santo», Colui che solo «scruta le profondità di Dio» (cf. 1Cor 2,6.10):
Nella fede, Cristo non è soltanto Colui in cui crediamo, la manifestazione massima dell’amore di Dio, ma anche Colui al quale ci uniamo per poter credere. La fede, non solo guarda a Gesù, ma guarda dal punto di vista di Gesù, con i suoi occhi: è una partecipazione al suo modo di vedere. […] La vita di Cristo – il suo modo di conoscere il Padre, di vivere totalmente nella relazione con Lui – apre uno spazio nuovo all’esperienza umana e noi vi possiamo entrare.[120]
[119] Paolo sottolinea che Cristo ci fa entrare nel pensiero di Dio stesso, quando cita Isaia 40,13: «Chi ha conosciuto il pensiero del Signore (LXX: noun Kuriou; Heb: ruah Adonai) per istruirlo? Ora, noi abbiamo il pensiero di Cristo» (cf. anche Rm 11,34). Cf. M. Quesnel, La première épître aux Corinthiens, Commentaire Biblique: Nouveau Testament 7, Cerf, Paris 2018, pp. 88-92.
[120] Francesco, Lett. Enc. Lumen fidei, 29 giugno 2013, 18.
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