Papa Leone tramite il Cardinale Parolin manda un telegramma ai vescovi dell’Amazzonia riuniti. Sottolinea tre dimensioni collegate tra loro (interconnesse) dell’azione della Chiesa: la missione della Chiesa di annunciare il Vangelo a tutti gli uomini, il trattamento equo dei popoli che abitano l’Amazzonia di cui sono vescovi, e la cura della casa comune. Primo, annunciare con chiarezza e carità il Mistero d’amore di Dio, rivelato e attuato da Gesù attraverso la sua incarnazione e la sua vita indefettibile di amore per Dio e il prossimo fino alla morte di croce e la vittoria sulla morte nella risurrezione. Poi la giustizia sociale e infine l’ecologia.
Ma queste tre dimensioni sono interconnesse: non posso annunciare Cristo Signore se non mi preoccupo della giustizia sociale e dell’ecologia. Non posso preoccuparmi della natura se non faccio riferimento a chi l’ha creata e ordinata e dell’uomo che vive in essa, specialmente dei poveri. Dal kerygma avviene la conversione e lo Spirito giusto per dare un senso alla vita e l’energia per estendere l’azione del cristiano a tutti gli aspetti di essa. È alla base di tutto. Quando Papa Leone ha incontrato i vescovi italiani ha, anche in quella occasione, sottolineato tre dimensioni prioritarie per la Chiesa italiana: il kerygma, la pace, l'antropologia cristiana. Come vediamo non è lo stesso messaggio di quello mandato ai vescovi dell’Amazzonia. Ma un elemento è comune ed è sempre il primo: annunciare il kerygma. Ora molto spesso manca la chiarezza nel discorso che la Chiesa rivolge ai battezzati e alla gente in generale. È un dramma assoluto. Ancora questa mattina ho incontrato una persona molto turbata pur pregando molto e frequentasse i sacramenti. Quando le ho chiesto cosa fosse più importante nel Cristianesimo si è fatta esitante, confusa. Se io prego sulla via della morte, più prego più vado sulla via della morte. Solo se la mia preghiera è conforme alla Buona Notizia posso camminare sicuro e con profitto. Il kerygma non si adatta, è la roccia, è la base, la radice dell’albero. “Secondo la grazia di Dio che mi è stata data, come un saggio architetto io ho posto il fondamento; un altro poi vi costruisce sopra. Ma ciascuno stia attento a come costruisce. Infatti nessuno può porre un fondamento diverso da quello che già vi si trova, che è Gesù Cristo. E se, sopra questo fondamento, si costruisce con oro, argento, pietre preziose, legno, fieno, paglia,...” (1 Corinti 3, 10-12). Il Kerygma si traduce nella lingua, la cultura o di ciascuno e di ogni popolo, si sviluppa in modo più o meno forte o bello ma non si può farne a meno. Papa Francesco ricordava che il kerygma è ciò che è più potente, più saggio, e ammoniva di ripeterlo spesso. Infatti lo faceva san Paolo: “Tuttavia vi ho scritto … come per ricordarvi quello che già sapete” (Romani 15, 15).
In questo telegramma ai vescovi dell’Amazzonia Papa Leone ricorda che quanto dice è parte della dottrina perenne della Chiesa, e in questa dottrina perenne c'è la cura della casa comune. Ecco le sue parole: NON MENO EVIDENTE È IL DIRITTO E IL DOVERE DI PRENDERCI CURA DELLA "CASA" CHE DIO PADRE CI HA AFFIDATO COME AMMINISTRATORI PREMUROSI, AFFINCHÉ NESSUNO DISTRUGGA IRRESPONSABILMENTE I BENI NATURALI CHE PARLANO DELLA BONTÀ E DELLA BELLEZZA DEL CREATORE, NÉ, TANTO MENO, SI SOTTOMETTA AD ESSI COME SCHIAVO O ADORATORE DELLA NATURA, POICHÉ QUESTE COSE CI SONO STATE DATE PER RAGGIUNGERE IL NOSTRO FINE DI LODARE DIO E OTTENERE COSÌ LA SALVEZZA DELLE NOSTRE ANIME (CFR. SANT'IGNAZIO DI LOYOLA, ESERCIZI SPIRITUALI, 23).
Gli anti Francesco esultano perché con queste parole, "Leone seppellisce la Pachamama!" Infatti rimarcano che "nessuno si deve sottomettere alle creature come schiavo o adoratore della natura". Rispondo loro che, grazie a Dio, Papa Leone dice le stesse cose di Papa Francesco e quindi è anche lui un Papa ortodosso. E noto che probabilmente il riferimento agli esercizi di Sant’Ignazio non è casuale, visto che Papa Francesco era gesuita e ha attinto molto spesso al suo santo fondatore nel suo Magistero. La pachamama di Papa Francesco non ha nulla a che vedere con la dea Pachamama pagana dei popoli nativi dell’Amazzonia. È solo un simbolo della vita, della sua bellezza e fragilità. Una natura sorella. Papa Francesco ha chiamato la natura sorella, come san Francesco e sappiamo che san Francesco era ortodosso, Cristocentrico e perfetto figlio della Chiesa. Al momento del Sinodo sull'Amazzonia ho fatto un post su queste differenze e sono abbastanza evidenti solo guardando immagini dell'una e dell'altra.
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Statuetta in Vaticano. |
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Immagine della dea Pachamama. |
Per chi vuole leggere il Telegramma lo lascio sotto in italiano. Per chi vuole il testo originale o la versione in francese, inglese, portoghese, apra il link Telegramma del Santo Padre, a firma del Cardinale Segretario di Stato, ai Vescovi della Conferenza Ecclesiale dell’Amazzonia
SUA EMINENZA REVERENDISSIMA
CARD. PEDRO RICARDO BARRETO JIMENO, S.J.
PRESIDENTE DELLA CONFERENZA ECCLESIALE DELL'AMAZZONIA
PAPA LEONE XIV SALUTA CORDIALMENTE LEI, EMINENZA, COSÌ COME ANCHE I PARTECIPANTI ALL’INCONTRO DEI VESCOVI DELL'AMAZZONIA, CHE SI TIENE DAL 17 AL 20 AGOSTO A BOGOTÀ.
SUA SANTITÀ VI RINGRAZIA PER IL VOSTRO SFORZO NEL PROMUOVERE IL BENE PIÙ GRANDE DELLA CHIESA PER I FEDELI DELL'AMATO TERRITORIO AMAZZONICO E, TENENDO CONTO DI QUANTO APPRESO AL SINODO SULL'ASCOLTO E LA PARTECIPAZIONE DI TUTTE LE VOCAZIONI NELLA CHIESA, VI ESORTA A CERCARE, SULLA BASE DELL'UNITÀ E DELLA COLLEGIALITÀ PROPRIE DI UN “ORGANISMO EPISCOPALE” (CFR. DOCUMENTO FINALE DEL SINODO SPECIALE PER L'AMAZZONIA, 115), IL MODO IN CUI AIUTARE CONCRETAMENTE ED EFFICACEMENTE I VESCOVI DIOCESANI E I VICARI APOSTOLICI A COMPIERE LA LORO MISSIONE. A QUESTO RIGUARDO, VI INVITA A TENERE PRESENTI TRE DIMENSIONI INTERCONNESSE NELL'AZIONE PASTORALE DI QUESTA REGIONE: LA MISSIONE DELLA CHIESA DI ANNUNCIARE IL VANGELO A TUTTI GLI UOMINI (CFR. DECRETO AD GENTES, 1), IL TRATTAMENTO EQUO DEI POPOLI CHE VI ABITANO E LA CURA DELLA CASA COMUNE.
È ESSENZIALE CHE GESÙ CRISTO, NEL QUALE TUTTE LE COSE SI RICAPITOLANO (CFR. EF 1,10), SIA ANNUNCIATO CON CHIAREZZA E IMMENSA CARITÀ TRA GLI ABITANTI DELL'AMAZZONIA, DI MODO CHE CI IMPEGNIAMO A DARE LORO IL PANE FRESCO E PURO DELLA BUONA NOVELLA E IL NUTRIMENTO CELESTE DELL'EUCARISTIA, UNICO MODO PER ESSERE VERAMENTE POPOLO DI DIO E CORPO DI CRISTO.
IN QUESTA MISSIONE, SIAMO SPINTI DALLA CERTEZZA, CONFERMATA DALLA STORIA DELLA CHIESA, LADDOVE SI PREDICA IL NOME DI CRISTO, L'INGIUSTIZIA ARRETRA IN MODO PROPORZIONALE, POICHÉ, COME AFFERMA L'APOSTOLO PAOLO, OGNI SFRUTTAMENTO DELL'UOMO DA PARTE DELL'UOMO SCOMPARE SE SIAMO CAPACI DI ACCOGLIERCI GLI UNI GLI ALTRI COME FRATELLI (CFR. FLM 1,16).
NELL’AMBITO DI QUESTA DOTTRINA PERENNE, NON MENO EVIDENTE È IL DIRITTO E IL DOVERE DI PRENDERCI CURA DELLA "CASA" CHE DIO PADRE CI HA AFFIDATO COME AMMINISTRATORI PREMUROSI, AFFINCHÉ NESSUNO DISTRUGGA IRRESPONSABILMENTE I BENI NATURALI CHE PARLANO DELLA BONTÀ E DELLA BELLEZZA DEL CREATORE, NÉ, TANTO MENO, SI SOTTOMETTA AD ESSI COME SCHIAVO O ADORATORE DELLA NATURA, POICHÉ QUESTE COSE CI SONO STATE DATE PER RAGGIUNGERE IL NOSTRO FINE DI LODARE DIO E OTTENERE COSÌ LA SALVEZZA DELLE NOSTRE ANIME (CFR. SANT'IGNAZIO DI LOYOLA, ESERCIZI SPIRITUALI, 23).
CON QUESTI AUSPICI, IL SANTO PADRE VI IMPARTE DI CUORE L'IMPLORATA BENEDIZIONE APOSTOLICA, CHE ESTENDE VOLENTIERI A TUTTI COLORO CHE SONO AFFIDATI ALLA SUA CURA PASTORALE.
CARDINALE PIETRO PAROLIN
SEGRETARIO DI STATO
[00992-IT.01] [Testo originale: Spagnolo – Traduzione di lavoro]
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