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martedì 23 aprile 2024

PER ANNUNCIARE IL VANGELO DIO SI SERVE DI TUTTO E TUTTI, ANCHE DEL PECCATO / Martedì IV sett. di Pasqua.

Barnaba.

Gli Atti degli Apostoli narrano la diffusione della Buona Notizia da Gerusalemme fino a Roma, cioè dalla città eletta alla città cuore del potere e del paganesimo. Dio vuole portare il suo Amore a tutti, fino ai più lontani. Per questo Egli che ha tutto nelle mani si serve di vari strumenti. Si serve della persecuzione (e quindi della difficoltà dei credenti e del peccato dei nemici della fede): essa aiuta i credenti 
ad annunciare la Buona Notizia fuori da Gerusalemme. Si serve di chi vive fuori dalla Terra Promessa: vivere a contatto con altre culture aiuta ad annunciare la Buona Notizia ai pagani. Si serve della lungimiranza e del coraggio di alcuni come Barnaba che decide di andare a cercare Paolo (Saulo) fino a Tarso. Barnaba è anche umile. Sa infatti che Paolo è molto preparato e ha fatto una vera esperienza del Signore risorto. E quindi, per il bene delle persone, per il servizio del Vangelo, non conserva gelosamente per sé l’esclusività del suo servizio, della sua posizione di leader. 

Il Signore passa attraverso tutta la nostra esperienza umana e la rende feconda, utile, ampliandola, purificandola e facendola “fiorire”. Per chi vive a Cipro o nella Cirenaica, è più naturale fare amicizia con i pagani, comprendere la loro mentalità e parlare con loro. Al riguardo diciamo qualcosa del rapporto tra cultura e fede, tra Bibbia e cultura. In breve, chi dona il primato alla cultura profana sulla Parola di Dio, chi vuole sottomettere la fede alla cultura, non solo perde tempo ed energie ma distorce il messaggio di Dio e rischia di perdere la fede stessa. Chi invece è una persona aperta e curiosa che cerca la verità in ogni cosa, sperimenta nella cultura la gioia di esperienze nuove e l'opportunità di arricchirsi umanamente e spiritualmente, e anche di relativizzare il proprio vissuto e punto di vista. E l'abitudine all'apertura di spirito può aprire a Dio. Inoltre acquisisce strumenti, idee, parole per esprimere meglio la sua fede. Infatti la Bibbia testimonia il percorso straordinario del Popolo scelto da Dio che ha saputo discernere e arricchirsi nel confronto con gli altri popoli. La Bibbia è quindi anche un grandissimo libro di cultura. 

Ma la radice sta tutta nel cuore. Se sono disposto a credere, ad aprirmi, il Signore saprà guidarmi anche con i miei limiti. Se non sono disposto non crederò mai. Troverò sempre, come i capi giudei del Vangelo di oggi, obiezioni, pretesti, difficoltà per non aprirmi a Dio, per non ascoltare la sua voce. Gesù però è il Signore, è più forte delle nostre resistenze. 


Prima Lettura   At 11, 19-26  Cominciarono a parlare anche ai Greci, annunciando che Gesù è il Signore.

Dagli Atti degli Apostoli

In quei giorni, quelli che si erano dispersi a causa della persecuzione scoppiata a motivo di Stefano erano arrivati fino alla Fenicia, a Cipro e ad Antiòchia e non proclamavano la Parola a nessuno fuorché ai Giudei. Ma alcuni di loro, gente di Cipro e di Cirène, giunti ad Antiòchia, cominciarono a parlare anche ai Greci, annunciando che Gesù è il Signore. E la mano del Signore era con loro e così un grande numero credette e si convertì al Signore.

Questa notizia giunse agli orecchi della Chiesa di Gerusalemme, e mandarono Bàrnaba ad Antiòchia. Quando questi giunse e vide la grazia di Dio, si rallegrò ed esortava tutti a restare, con cuore risoluto, fedeli al Signore, da uomo virtuoso qual era e pieno di Spirito Santo e di fede. E una folla considerevole fu aggiunta al Signore.

Bàrnaba poi partì alla volta di Tarso per cercare Sàulo: lo trovò e lo condusse ad Antiòchia. Rimasero insieme un anno intero in quella Chiesa e istruirono molta gente. Ad Antiòchia per la prima volta i discepoli furono chiamati cristiani. 


Salmo Responsoriale   Dal Salmo 86   Genti tutte, lodate il Signore.

Sui monti santi egli l’ha fondata; il Signore ama le porte di Sion più di tutte le dimore di Giacobbe. Di te si dicono cose gloriose, città di Dio!

Iscriverò Raab e Babilonia fra quelli che mi riconoscono; ecco Filistea, Tiro ed Etiopia: là costui è nato. Si dirà di Sion: «L’uno e l’altro in essa sono nati e lui, l’Altissimo, la mantiene salda».

Il Signore registrerà nel libro dei popoli: «Là costui è nato». E danzando canteranno: «Sono in te tutte le mie sorgenti». 


Canto al Vangelo   Gv 10,27 Alleluia, alleluia. Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore: io le conosco ed esse mi seguono. Alleluia.

Vangelo   Gv 10, 22-30  Io e il Padre siamo una cosa sola.

Dal vangelo secondo Giovanni

Ricorreva, in quei giorni, a Gerusalemme la festa della Dedicazione. Era inverno. Gesù camminava nel tempio, nel portico di Salomone. Allora i Giudei gli si fecero attorno e gli dicevano: «Fino a quando ci terrai nell’incertezza? Se tu sei il Cristo, dillo a noi apertamente».

Gesù rispose loro: «Ve l’ho detto, e non credete; le opere che io compio nel nome del Padre mio, queste danno testimonianza di me. Ma voi non credete perché non fate parte delle mie pecore. Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano. Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre. Io e il Padre siamo una cosa sola». 


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