Afragola: "ma vi sembra normale che una ragazza di 14 anni possa andare sola, non accompagnata da un adulto di famiglia per un chiarimento con l’ormai ex fidanzato che voleva lasciare?" Per una volta mi trovo completamente d’accordo con Paolo Crepet che torna continuamente sulla responsabilità educativa dei genitori e di dare un'educazione responsabilizzante ai giovani (non sono completamente d’accordo con lui tante volte perché, se nel deserto mefitico delle manifestazioni tipo “non una di meno”, o “ il vero amore non uccide” dove chi manifesta non sa cosa sia un amore vero, i suoi richiami servono, ma purtroppo è dichiaratamente chiuso alla prospettiva della fede e si presenta sempre corrucciato, come chi non ha trovato la pace).
Nel condividere il dolore delle famiglie, del quartiere, di tutti noi, un ennesimo dolore, io invece vorrei parlare alla Chiesa, di cui fanno parte i genitori cristiani, perché come Agenzia educativa la Chiesa rimane molto superficiale, nell’illusione che ci sia ancora la cristianità(?). Dovrebbe costruire nei genitori il senso di responsabilità e insegnare le buone pratiche per l’educazione dei figli. Papa Francesco è stato una luce quando ha accettato di battezzare il secondo bambino di una coppia non sposata. La Curia voleva mettere come condizione che i genitori si sposassero prima. Lui non ha voluto. Sarebbe stato un ricatto, accettato per la bella foto: il Papa ti ha battezzato! Quanti nelle nostre parrocchie ricevono la cresima prima di sposarsi come una condizione imposta per celebrare un matrimonio in chiesa? Che frutto ne abbiamo? È vero che è molto conveniente essere cresimato prima di sposarsi, per portare il giogo bellissimo ma non facile dell’unione di amore fedele e aperto alla vita, per trasmettere poi la fede ai figli che nasceranno. Se sentiamo di esigere la cresima a chi sarà il padrino o la madrina, tanto più essa è utile ai genitori che hanno la responsabilità primaria e insostituibile dell’educazione (cristiana) dei loro figli. Ma quando la cresima è solo “la carta per sposarsi, la carta per fare il padrino”, abbiamo già perso tutto. Papa Francesco non ha voluto avere un battesimo formalmente di serie A, mentre noi ci barcameniamo con i battesimi di serie B., C., o anche Z. Ma la mamma è stata colpita da come, durante la celebrazione, egli abbia insistito sull’impegno che prendevano di educare nella fede il loro bimbo.
Facciamo sentire questo a coloro che si avvicinano per chiedere un sacramento per sé o per i loro figli? Offriamo loro esempi, percorsi, opportunità per rafforzarsi nella fede, per conoscerne le fondamenta? Spesso non sappiamo nemmeno esigere il buon costume.
“Con Dio le cose grandi iniziano sempre in piccolo, anche per la trasformazione della fede nella società di oggi è importante non preoccuparsi dei numeri, ma della salvezza”, disse il cardinale Kurt Koch, presentando un nuovo volume dell’Opera Omnia di Joseph Ratzinger – Benedetto XVI, “In dialogo con il proprio tempo” mercoledì 28 maggio. Il Nuovo Sismografo : Libri. La modernità del pensiero di Ratzinger. Conta la qualità, non la quantità. La quantità fa senz’altro piacere ma il sale senza sapore non serve a nulla e inganna le persone se pensano sia normale.
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