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mercoledì 2 aprile 2025

UN PONTIFICATO GRANDIOSO E CONTROVERSO. / 2 Aprile 2025, 20 anni dalla morte di Giovanni Paolo II.




Sono già passati 20 anni dall’andare al Padre di Giovanni Paolo II. Siamo in tanti ad essergli debitori in vari modi per la nostra vita. Ho constatato spesso che è particolarmente amato dalle persone il Papa del tempo della loro formazione spirituale, che corrisponda all’adolescenza o a un periodo successivo quando si è scoperto o riscoperto la fede. Giovanni Paolo II è stato questo per me oltre al suo valore assoluto nella storia della Chiesa e del mondo. 

Dopo la sua morte si è potuto scoprire anche alcuni suoi errori oggettivi come la gestione dell’affare Marcial Maciel e altre del genere. Ratzinger che spingeva per interventi più decisi ha avuto il compito ingrato, diventato Benedetto XVI, di subire il peso dello scandalo per la Chiesa quando tutto è venuto alla luce. Questi errori non tolgono nulla alla santità di Giovanni Paolo II e ci fanno capire come il Papa rimane un uomo, e che la preghiera di tutti noi per il vescovo di Roma (e gli altri vescovi, specialmente il proprio vescovo) e la nostra conversione, la nostra docilità, rende più facile ed efficace il servizio del pastore che deve rendere conto ed essere pieno di coraggio quando è necessario ammonire ed essere impopolare e quindi in un modo più o meno forte, ritrovarsi soli: “annunzia la parola, insisti in ogni occasione opportuna e non opportuna, ammonisci, rimprovera, esorta con ogni magnanimità e dottrina”. (2 Timòteo 4, 2; vedi Ezechiele 3,18-19 e altri). 

Per questo motivo, a più riprese la Scrittura ritorna su questo tema: “Obbedite ai vostri capi e state loro sottomessi, perché essi vegliano per vostre anime, come chi ha da renderne conto; obbedite, perché facciano questo con gioia e non gemendo: ciò non sarebbe vantaggioso per voi”. (Ebrei 13, 17) “Vi preghiamo poi, fratelli, di avere riguardo per quelli che faticano tra di voi, che vi sono preposti nel Signore e vi ammoniscono; trattateli con molto rispetto e carità, a motivo del loro lavoro”. (1 Ts 5,12-13). “Una raccomandazione ancora, o fratelli: conoscete la famiglia di Stefana, che è primizia dell`Acaia; hanno dedicato se stessi a servizio dei fedeli; 16 siate anche voi deferenti verso di loro e verso quanti collaborano e si affaticano con loro”. (1 Cor 16,15-16). 

Non c'è dubbio che di fronte a innegabili successi, Papa Giovanni Paolo II si è trovato spesso di fronte alla indocilità e all’apatia del gregge e da solo a difendere certe posizioni. Facendo una battuta disse una volta che quel giorno in Vaticano alcuni lo volevano scomunicare. Una battuta ma che alzava un velo su una realtà autentica. 


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