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mercoledì 7 febbraio 2024

INDOVINELLO: CI SONO UN MUSULMANO, DUE POVERI CRISTI E UN CRISTIANO. QUANTE PERSONE CI SONO?

Luca Attanasio (ambasciatore d'Italia in Congo)
e la moglie originaria dal Marocco, con le figlie.

Indovinello: c'è un musulmano, due poveri cristi e un cristiano. Quante persone ci sono in tutto? Risposta: due, perché sia il musulmano che il cristiano, alla fine, sono comunque due poveri cristi. 

Quando incontro un musulmano so che riconosce nel successo di Maometto un segno della sua missione divina. Chi era Maometto secondo le fonti musulmane? Maometto è nato da una famiglia di secondo rango nel suo clan. Il padre aveva due mogli. Perdendo il padre è adottato dal nonno che era il capo clan. Bambino, ha visto come si esercitava l’autorità per mantenere unito il clan e la pace tra le famiglie, probabilmente con molta autorevolezza. Ma il nonno muore e uno zio si fa carico di lui. Quindi orfano due volte, accompagnò da ragazzo lo zio nella guida delle carovane e, cresciuto, divenne pure lui guida di carovane. Le sue qualità morali - lo chiamavano “el amìn” ossia “l’affidabile, il sincero” - hanno contribuito a far innamorare di lui la proprietaria delle carovane che egli guidava, Khadigia che era una vedova di 40 anni mentre lui ne aveva solo 25. Questo matrimonio inusuale gli dava una posizione invidiabile e agiata. Fedele alla sua coscienza però cercò Dio e mise in discussione tutto per questo. Investito da una missione divina e sostenuto dalla moglie si mise a predicare subendo molte tribolazioni. La sua perseveranza gli portò però un successo crescente. Egli morì dopo aver portato a compimento la religione dei credenti, circondato da moltissimi seguaci, potente, potenzialmente molto ricco anche se rimase semplice nel suo modo di vivere, dominatore dell’Arabia, con moltissime mogli (solo dopo la morte di Khadija). Insomma uno che parte dal nulla, si impegna con coraggio e con l’aiuto di Dio, e finisce con un successo straordinario. Tutto il contrario di Gesù di Nazareth! Purtroppo il musulmano, come tutti gli uomini della terra, anche se integro davanti a Dio, se parte dal nulla finisce nel nulla o quasi e non la spunta contro i potenti. È un povero cristo anche lui, cioè assomiglia molto di più, sul piano umano, al profeta Gesù che a Maometto. Ma allora tra un musulmano e un cristiano non c'è differenza? Sì, e grande! Il musulmano ha come ideale Maometto, spera che la sua pietà gli meriterà di avere un discreto successo nella vita, di non essere più un povero cristo. Il cristiano crede che la potenza di Dio si manifesta pienamente nella debolezza. San Paolo sviluppa a lungo questo nella seconda lettera ai Corinzi (capitoli 11, 12 e 13). Sotto alcuni versetti significativi : 

“Se è necessario vantarsi, mi vanterò della mia debolezza”. (2 Corinzi 11, 30).

“Ed egli mi ha detto: "Ti basta la mia grazia; la forza infatti si manifesta pienamente nella debolezza". Mi vanterò quindi ben volentieri delle mie debolezze, perché dimori in me la potenza di Cristo”. (2 Corinzi 12, 9)

“Infatti egli fu crocifisso per la sua debolezza, ma vive per la potenza di Dio. E anche noi siamo deboli in lui, ma vivremo con lui per la potenza di Dio a vostro vantaggio”. (2 Corinzi 13, 4).

Leggere questo con l’orecchio aperto, può cambiare radicalmente la tua vita. Ma c'è ancora un indovinello, se potete “sopportare un po' di follia da parte mia” (2 Cor 11.1) : tra i cristiani della tua parrocchia quanti "musulmani" ci sono, cioè quanti sperano che pregando ed essendo bravi saranno ricompensati e otterranno successo e grazie proporzionati in questa vita? Questa volta lascio a te la risposta. “Esaminate voi stessi, se siete nella fede; mettetevi alla prova. Non riconoscete forse che Gesù Cristo abita in voi? A meno che la prova non sia contro di voi!”. (2 Cor 13, 5).

CONTINUA : La Gioia del Vangelo: IL RAPPORTO DEL MUSULMANO CON MAOMETTO È SIMILE AL RAPPORTO DEL CRISTIANO CON GESÙ CRISTO?  


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