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martedì 2 settembre 2025

SAN CASTRESE TI RINGRAZIO E TI CHIEDO PERDONO / 2 settembre 2025.

Mosaici relativi a san Castrese 
nel Duomo di Monreale.


Ti ringrazio perché hai vissuto e testimoniato che la salvezza viene solo attraverso Gesù di Nazareth, mandato dal Padre, morto e risorto, costituito Signore di tutto; che è stata affidata ai Dodici Apostoli, basamenti delle mura del  Regno di Dio, “sopra i quali sono i dodici nomi dei dodici apostoli dell`Agnello” (Apocalisse 21, 14). E solo chi cammina con loro, cioè la Chiesa, cammina sicuro nella salvezza. “Extra  Ecclesiam, nulla salus”, per chi ha scoperto che la Chiesa Cattolica (Universale) è una sola. E quindi chi ne esce, per disaccordo, per reazione agli scandali, o altro motivo, perde la salvezza. Per questo hai esposto la tua vita per restare fedele in tutto a ciò che crede la Chiesa, e avevi sperimentato profondamente la ricchezza e la forza che si sprigiona dal sapere che Gesù è Dio eternamente col Padre, come lo Spirito! 

lunedì 1 settembre 2025

1 - 3 SETTEMBRE, IL RELIQUARIO DI SAN CASTRESE A MARANO .

Tutti indaffarati per gli ultimi preparativi. Sperando che questo evento eccezionale porti frutti buoni di evangelizzazione. 

Nei giorni 2 e 3 settembre la chiesa sarà aperta dalle 8 alle 24.

2 settembre preghiera per tutte le comunità di Marano.

- ore 8.00, Lodi

domenica 31 agosto 2025

COME ANNUNCIARE IL KERIGMA AI GENITORI NELLA PREPARAZIONE AL BATTESIMO? / risposta ad un amico



1.Pensando alla tua richiesta: come annunciare il kerigma ai garanti (genitori e padrini) dei bambini che stanno per essere battezzati? mi è venuto di cominciare con il verificare insieme a te la tua esperienza di fede, e mi sono imbattuto in questo testo di Papa Leone che mi ha confermato con la sua autorità ed esperienza:   

"Nel prologo del Vangelo di san Giovanni si afferma che «E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi» (Gv 1, 14), e poi si indica che Giovanni, il Battista, gli rende testimonianza (cfr. 1, 15). Se rileggiamo con attenzioni i primi capitoli del quarto Vangelo possiamo scoprire qual è la chiave di ogni scuola di evangelizzazione: rendere testimonianza di ciò che si è contemplato, dell’incontro che si è avuto con il Dio della vita. Così l’evangelista ce lo dice anche nella sua prima lettera: «Quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunziamo anche a voi, perché anche voi siate in comunione con noi. La nostra comunione è col Padre e col Figlio suo Gesù Cristo» (1 Gv 1, 3). Questa è la missione della Chiesa, questa è la missione di ogni cristiano". (A los miembros de las “Escuelas de Evangelización “San Andrés”” (29 de agosto de 2025)). 

venerdì 29 agosto 2025

CON QUALI DISPOSIZIONI ACCOGLI LE RELIQUIE DI SAN CASTRESE? / Martirio di san Giovanni Battista, 29-08-2025.



Vinci la paura! Giovanni Battista ha preceduto Gesù come Parola e come Martire. Ha battezzato solo con acqua - un battesimo per il perdono dei peccati e per preparare al Signore un popolo ben disposto. Ma quel battesimo non dava lo Spirito Santo: era quindi molto diverso dal battesimo cristiano - ma alla fine della sua vita, anche lui in qualche modo è venuto con il sangue, come Gesù (1 Giovanni 5, 6). 

C'è un solo cammino per l'uomo: passa per la morte, ci porta alla morte, e come diceva il Cardinale Martini, solo nella morte l’uomo riesce a dire un pieno sì a Dio. Il Signore chiede il nostro sì lungo lo svolgersi della vita per crescere. “Tu, stringi la veste ai fianchi, àlzati e di' loro tutto ciò che ti ordinerò; non spaventarti di fronte a loro, altrimenti sarò io a farti paura davanti a loro”. Giovanni Battista per diventare “voce di uno che grida nel deserto” deve dire sì a Dio e dire no alla sua paura. Deve disobbedire alla paura della morte. Così che possa cominciare a vivere la libertà di chi ha vinto la paura. Se hai provato che i tuoi sì a Dio hanno portato frutti buoni, ti hanno rafforzato, fatto crescere, cominci a comprendere che l'ultimo sì è quello che porterà frutti più abbondanti, ti farà entrare nella pienezza della Vita. 

Lì si compirà la promessa di Dio: “Ti faranno guerra, ma non ti vinceranno, perché io sono con te per salvarti”. Ma - dirai - è stato ucciso, e quindi lo hanno vinto! No, è stata la vittoria finale del testimone sulla morte, del profeta sul discorso menzognero del serpente, il sì che fa entrare nella Vita. Non è solo la frase coraggiosa di Falcone e altri: chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una sola volta! È l'esclamazione di un altro grande uomo di Dio, El Hallaj, che benedice i suoi uccisori perché nel suo cammino ha superato definitivamente l'islam e vuole morire nella "religione del patibolo" perché solo quel velo di carne lo separa ancora da Dio e al momento giusto i suoi carnefici gli permettono di unirsi al suo Signore. Certe cose non si inventano. Beato chi comprende queste cose. E godiamo la vita nella libertà: "Il Signore è lo Spirito e, dove c'è lo Spirito del Signore, c'è libertà". (2 Corinzi 3, 17). San Castrese, se avesse obbedito alla paura avrebbe continuato una vita da schiavo, avendo perso il Signore e essendosi messo sotto la schiavitù dei principi vandali. Dicendo sì alla morte per Cristo, ha sperimentato le meraviglie del Signore e continuato per anni la sua missione di evangelizzatore nelle nostre terre. 

 Accogliamo san Castrese per dire un sì più totale a Dio, oppure per qualche altra ragione che, passata l'emozione, non lascerà nulla?  

giovedì 28 agosto 2025

I SANTI, INTERCESSORI O ESEMPI DI VITA? / Prepariamoci ad accogliere il corpo di san Castrese. 28-08-2025.



Non si possono conciliare superstizioni e fede. La superstizione è una violazione diretta del primo comandamento oltre che un’offesa all'intelligenza. Non puoi avere un piede di qua e l’altro di là.  (La Gioia del Vangelo: SE HAI OGGETTI DI SUPERSTIZIONE ADDOSSO O A CASA, NON PUOI DIRE DI CREDERE IN DIO / XXI sett. T.O., dispari, 2025.). 

Ma c'è anche il problema del culto dei santi. In quel caso i due piedi stanno dalla parte buona ma forse si cammina male, zoppicando. A cosa servono dunque i santi e come ce li presenta la Chiesa? Ne ho già parlato per la canonizzazione di Carlo Acutis (La Gioia del Vangelo: PERCHÉ QUALCUNO NON VORREBBE CANONIZZARE CARLO ACUTIS? / 28 luglio 2025) ma credo sia opportuno riprendere l’argomento in modo completo al momento in cui ci organizziamo per ricevere le reliquie di san Castrese. 

martedì 26 agosto 2025

LA MESSA FESTA, GIOIA, SOLENNITÀ, SERIETÀ / Papa Leone ai ministranti francesi, 20 - 08 - 2025.



Il Papa ha rivolto una parola ai ministranti francesi. Molti spunti possono aiutarci per la nostra partecipazione alla Liturgia. Prendo la libertà di pubblicare il testo sul blog. 


Udienza ai Ministranti Francesi, 25.08.2025


Questa mattina, nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico Vaticano, il Santo Padre Leone XIV ha ricevuto in Udienza i Ministranti Francesi.

Pubblichiamo di seguito il discorso che il Papa ha rivolto ai presenti:


Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

La pace sia con voi! Cari ministranti venuti da tutta la Francia, buongiorno! 

Vi do il benvenuto a Roma e sono molto felice di incontrarvi, con tutti i vostri accompagnatori — laici, sacerdoti e vescovi — che saluto cordialmente.

Sapete che questo è un anno particolare: è un “Anno Santo” — che ha luogo solo ogni 25 anni — nel corso del quale il Signore Gesù ci offre un’occasione eccezionale. Quando veniamo a Roma e varchiamo la Porta Santa, Egli ci aiuta a “convertirci”, ossia a volgerci verso di Lui, a crescere nella fede e nel suo amore, per diventare discepoli migliori, affinché la nostra vita sia bella e buona sotto il suo sguardo, in vista della vita eterna. È dunque un grande dono del cielo che voi siate qui quest’anno! Vi invito ad accoglierlo vivendo intensamente le attività che vi vengono proposte, ma soprattutto prendendovi il tempo di parlare a Gesù nel segreto del cuore e amarlo sempre più. Il suo unico desiderio è di far parte della vostra vita per illuminarla dall’interno, di diventare il vostro migliore amico, quello più fedele. La vita diventa bella e felice con Gesù. Egli attende però la vostra riposta. Bussa alla porta e attende per entrare: «Ecco, io sto alla porta e busso; se qualcuno ode la mia voce ed apre la porta, io entrerò da lui, e cenerò con lui ed egli con me» (Ap 3, 20). Essere “vicini” a Gesù, Lui, il Figlio di Dio, entrare nella sua amicizia! che destino inatteso! Che felicità! Che consolazione! Che speranza per il futuro!  

LA MESSE EST FÊTE, JOIE, ORDRE, MAJESTÉ / Léon XIV aux ministrants français 25 aout 2025.



Le Pape a reçu un groupe de servants d'Autel français. Lire ses mots peut nous aider tous.


PÈLERINAGE NATIONAL DES SERVANTS D’AUTEL

DISCOURS DE SA SAINTETÉ LE PAPE LÉON XIV


Salle Clémentine  

Lundi 25 août 2025


Au nom du Père, du Fils et du Saint Esprit. La paix soit avec vous !

Chers Servants d’Autel, venus de toute la France, Bonjour !

Je vous souhaite la bienvenue à Rome, et je suis très heureux de vous rencontrer, avec tous vos accompagnateurs : laïcs, prêtres, évêques que je salue chaleureusement.

Vous savez que cette année est particulière : c’est une “Année sainte” – qui n’a lieu que tous les 25 ans – au cours de laquelle le Seigneur Jésus nous offre une occasion exceptionnelle. En venant à Rome et en franchissant la Porte Sainte, Il nous aide à nous “convertir”, c’est à dire à nous tourner vers Lui, à grandir dans la foi et dans son amour, pour devenir de meilleurs disciples afin que notre vie soit belle et bonne sous son regard, en vue de la vie éternelle. C’est donc un grand cadeau du Ciel que vous soyez ici cette année ! Je vous invite à le saisir en vivant intensément les activités qui vous sont proposées, mais surtout en prenant le temps de parler à Jésus dans le secret du cœur et de l’aimer de plus en plus. Il n’a pour seul désir que de faire partie de votre vie pour l’illuminer de l’intérieur, devenir votre meilleur ami, le plus fidèle. La vie devient belle et heureuse avec Jésus. Mais Il attend votre réponse. Il frappe à la porte et Il attend pour entrer : « Je me tiens à la porte et je frappe; si quelqu’un entend ma voix et ouvre la porte, j’entrerai chez lui pour souper, moi près de lui et lui près de moi » (Ap 3, 20). Être “près” de Jésus, Lui le Fils de Dieu, entrer dans son amitié ! : quel destin inespéré ! Quel bonheur ! Quelle consolation ! Quelle espérance pour l’avenir !