martedì 9 dicembre 2025

IMMACOLATA: SENZA LA CHIESA CI SMARRIAMO NELLA FEDE / Solennità dell'Immacolata

Immagine pellegrina di
Nossa Senhora da Conceição de Vila Viçosa,
Santuario nazionale del Portogallo. 


Ieri abbiamo celebrato con gioia la Solennità dell’Immacolata. Voglio condividere la bellissima preghiera di Papa Leone ieri pomeriggio nel suo omaggio all’Immacolata.


Ave, o Maria!

Rallegrati, piena di grazia, di quella grazia che, come luce gentile, rende radiosi coloro su cui riverbera la presenza di Dio.

Il Mistero ti ha avvolta dal principio, dal grembo di tua madre ha iniziato a fare in te grandi cose, che presto richiesero il tuo consenso, quel “Sì” che ha ispirato molti altri “sì”.

Immacolata, Madre di un popolo fedele, la tua trasparenza illumina Roma di luce eterna, il tuo cammino profuma le sue strade più dei fiori che oggi ti offriamo. Molti pellegrini dal mondo intero, o Immacolata, hanno percorso le strade di questa città nel corso della storia e in questo anno giubilare.

Un’umanità provata, talvolta schiacciata, umile come la terra da cui Dio l’ha plasmata e in cui non cessa di soffiare il suo Spirito di vita.

Guarda, o Maria, a tanti figli e figlie nei quali non si è spenta la speranza: germogli in loro ciò che il tuo Figlio ha seminato, Lui, Parola viva che in ciascuno domanda di crescere ancora, di prendere carne, volto e voce. Fiorisca la speranza giubilare a Roma e in ogni angolo della terra, speranza nel mondo nuovo che Dio prepara e di cui tu, o Vergine, sei come la gemma e l’aurora.

Dopo le porte sante, si aprano ora altre porte di case e oasi di pace in cui rifiorisca la dignità, si educhi alla non violenza, si impari l’arte della riconciliazione. 

Venga il regno di Dio, novità che tanto sperasti e a cui apristi integralmente te stessa, da bambina, da giovane donna e da madre della Chiesa nascente. Ispira nuove intuizioni alla Chiesa che in Roma cammina e alle Chiese particolari che in ogni contesto raccolgono le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei nostri contemporanei, dei poveri soprattutto, e di tutti coloro che soffrono.

Il battesimo generi ancora uomini e donne santi e immacolati, chiamati a diventare membra vive del Corpo di Cristo, un Corpo che agisce, consola, riconcilia e trasforma la città terrena in cui si prepara la Città di Dio. Intercedi per noi, alle prese con cambiamenti che sembrano trovarci impreparati e impotenti. Ispira sogni, visioni e coraggio, tu che sai più di chiunque altro che nulla è impossibile a Dio, e insieme che Dio non fa nulla da solo.

Mettici in strada, con la fretta che un giorno mosse i tuoi passi verso la cugina Elisabetta e la trepidazione con cui ti facesti esule e pellegrina, per essere benedetta, sì, ma fra tutte le donne, prima discepola del tuo Figlio, madre del Dio con noi.

Aiutaci ad essere sempre Chiesa con e tra la gente, lievito nella pasta di un’umanità che invoca giustizia e speranza. Immacolata, donna di infinita bellezza, abbi cura di questa città, di questa umanità. Indicale Gesù, portala a Gesù, presentala a Gesù.

Madre, Regina della pace, prega per noi!


Nelle mie ricerche di ieri ho scoperto che la Vergine sotto il titolo di Immacolata è regina e padrona sia della Spagna che del Portogallo (“Reina y Patrona de España” dal 1664, “Reinha e Padroeira de Portugal” dal 1646). È stata la conclusione di un lungo cammino iniziato dai primi Padri della Chiesa che ha coinvolto devozione popolare, fatti storici, discussioni teologiche e dichiarazioni del Magistero fino alla definizione del dogma del 1854. La difficoltà ad arrivare al dogma è derivata dal fatto che Maria è stata redenta come tutti noi da Gesù Cristo e non si comprendeva come poteva essere se è nata immacolata prima che nascesse Gesù. La Scrittura non dice che la Vergine Maria è stata concepita immacolata, come il dettato del Concilio di Nicea (homoousios) non si trova nella Scrittura e neppure professiamo il Credo di Nicea, bensì il Credo "niceno costantinopolitano", affinato dalla discussione posteriore al Concilio di Nicea. Tutto questo per noi cattolici è normale perché la Chiesa è la Sposa e guidata dallo Spirito Santo discerne e annuncia i tesori della Rivelazione. Beato chi crede nella Chiesa senza la quale siamo come erranti. 


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