giovedì 24 aprile 2025

"BERGOGLIO HA PORTATO CONFUSIONE NELLA CHIESA", E GESÙ? / Commenti sull'operato di Papa Francesco. 24 - 04 - 2025



Si susseguono in questi giorni i commenti su Papa Francesco e il suo legato. Tra quelli negativi si lamenta che abbia creato confusione nella Chiesa. Ma non si citano mai episodi confrontati con il Vangelo. Papa Francesco ha fatto errori, tutti ne fanno, anche i Papi, ma, a suo tempo, per molti anche Gesù creava tanta confusione, come tutti i profeti e molto di più. È stato condannato e crocifisso proprio per questo. "Creare confusione" non significa dunque sempre sbagliare. Anzi può essere una missione. Mentre una spada trafiggeva il cuore di Gesù per la durezza dei cuori tra il popolo scelto e amato da suo Padre, egli era posto come segno di contraddizione che suscita reazioni profonde, svelando i pensieri di molti cuori, provocando la caduta rovinosa e la risurrezione di molti. (Luca 2,34-35). 

Disturbava tutti i commerci che si erano organizzati attorno alla fede del popolo: “Fatta allora una sferza di cordicelle, scacciò tutti fuori del tempio con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiavalute e ne rovesciò i banchi". (Giovanni 2, 15). E nulla disturba più di uno che attacca i circuiti di denaro che si coprono di religiosità. Ne seppe qualcosa Paolo quando la sua predicazione rischiò di rovinare i guadagni degli orefici di Efeso (Atti 19,23-41) o dei padroni della schiava indovina (Atti 16,16-23). L’accusa non è mai: “mi fa perdere i soldi!”. Troppo diretto, troppo vergognoso. L‘accusa è di creare disordine, di andare contro la religione o le tradizioni. Gesù tocca comunque l'attaccamento ai soldi dei farisei, dei ricchi, dei Geraseni  (Luca 8, 37)

Gesù era accusato sul piano strettamente religioso di non rispettare la tradizione mentre la interpreta nel suo senso autentico, in particolare riguardo al sabato e ci sono sue reazioni che toccano profondamente il cuore: “Poi domandò loro: "E` lecito in giorno di sabato fare il bene o il male, salvare una vita o toglierla?". Ma essi tacevano. E guardandoli tutt'intorno con indignazione, rattristato per la durezza dei loro cuori, disse a quell'uomo: "Stendi la mano!". La stese e la sua mano fu risanata”. (Marco 3,4-5). Si arriva a quel punto di mancanza di umanità, eppure, messi di fronte al loro errore evidente, i nemici di Gesù non si ravvedono: “E i farisei uscirono subito con gli erodiani e tennero consiglio contro di lui per farlo morire”. (Marco 3,6).

Gesù attacca il clericalismo con accuse precise e durissime, perché strumentalizza la religione per vanità o vantaggi materiali: “E mentre tutto il popolo ascoltava, disse ai discepoli: "Guardatevi dagli scribi che amano passeggiare in lunghe vesti e hanno piacere di esser salutati nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei conviti; divorano le case delle vedove, e in apparenza fanno lunghe preghiere. Essi riceveranno una condanna più severa". (Marco 3,45-47). Con grande sensibilità verso i piccoli che non hanno la possibilità di studiare da sé la Legge, “Allora Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo: "Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Quanto vi dicono, fatelo e osservatelo, ma non fate secondo le loro opere, perché dicono e non fanno …”. (Matteo 23,1-3 e seguenti).

Il suo avvicinare e accogliere i peccatori invitandoli alla conversione scandalizza molto ed è visto come debolezza e tradimento della purezza dottrinale. Dice la verità e viene considerato un bestemmiatore. 

C'è anche la confusione creata addirittura da un insegnamento poco chiaro: "Dicevano ... Non comprendiamo quello che vuol dire". (Giovanni 16, 18). Il parlare in parabole turbava molto la gente e i discepoli e sono molto sollevati quando non lo fa: "Gli dicono i suoi discepoli: "Ecco, adesso parli chiaramente e non fai più uso di similitudini". (Giovanni 16,29). Perché molto spesso non comprendevano "nulla di tutto questo; quel parlare restava oscuro per loro e non capivano ciò che egli aveva detto". (Luca 18,34).

Chiunque legge il Vangelo sa che dovrei quasi ricopiarlo tutto se volessi riprendere ogni episodio che dimostra quanta "confusione" creava Gesù. San Paolo nota che "Del resto, tutti quelli che vogliono vivere piamente in Cristo Gesù saranno perseguitati". (2 Timòteo 3, 12).

Alla fine, si comprende che Gesù vuole un cambiamento radicale della struttura ecclesiale e sociale e questo fa tremare chiunque si aggrappa al potere e diventa un caso politico. Questo desiderio di incarnare il progetto di amore di Dio nella vita concreta è vissuta come disordine: Gesù sarà condannato alla morte.

Nulla di strano se i farisei di oggi e coloro che non vogliono vedere messa in discussione la loro posizione di comodo o di potere, siano stati contrari a Papa Francesco che voleva proprio le stesse cose. 


3 commenti:

  1. Lo hanno perfino accusato di essere l'antipapa! È stato davvero un buon pastore , che il Signore lo accolga nella Sua Gloria. Amen.

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  2. Papa Francesco ,come Francesco di Assisi,ha messo tutto il suo pontificato nelle mani del Signore e i suoi insegnamenti non erano altri che il Vangelo tradotto, nella quotidianetà della vita.

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