Sulla mia mail mettono alcuni messaggi nella casella spam. Tra questi ci sono quelli dell’Associazione Pro Vita & Famiglia. Non so perché. Li rimetto sempre nei messaggi normali. Ogni tanto firmo i loro appelli, più spesso li leggo velocemente. Questa volta penso che sia necessario ricopiare il loro messaggio. L’Utero in affitto è stato dichiarato reato universale dal Parlamento italiano. Adesso la proposta è arrivata al Parlamento Europeo. (Bandire l'Utero in Affitto in Europa è possibile. Pro Vita & Famiglia al Parlamento UE - YouTube )
Francois,
oggi posso raccontarti qualcosa che, pochi anni fa, sembrava semplicemente impossibile.
Nella sede del Parlamento Europeo, a Bruxelles, l’utero in affitto è stato messo pubblicamente sotto accusa come una nuova schiavitù del XXI secolo.
E Pro Vita & Famiglia c’era.
Io c’ero, insieme a Jacopo Coghe e a Maria Rachele Ruiu.
E, soprattutto, c’era anche la voce di tutti coloro che hanno firmato e condiviso questa petizione.
Siamo stati invitati al più grande evento mai organizzato in una sede dell’Unione Europea contro l’utero in affitto: il convegno “La maternità surrogata: una sfida etica e politica per l’Europa”, promosso dal gruppo ECR al Parlamento Europeo.
In quell’aula, davanti a parlamentari europei, esperti, giuristi e rappresentanti del mondo pro life di vari Paesi, Maria Rachele è intervenuta per dare voce:
alle donne sfruttate come “incubatrici”;
ai bambini trattati come prodotti su ordinazione;
alle migliaia di cittadini italiani che, come te, rifiutano questa barbarie travestita da “progresso”.
Ma non ci siamo limitati alle parole.